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#newinfectedseason

E così sta iniziando la stagione. O forse no?

Mentre sto scrivendo girano le voci più assurde, si accavallano le ipotesi più disparate sui prossimi giorni, e anche sui prossimi mesi. Esperti o presunti tali dipingono scenari fra il tragico e l'apocalittico, ma in soldoni nessuno sa davvero prevedere dove questa emergenza da #coronavirus ci porterà, e soprattutto come. Le preoccupazioni, inutile dirlo, nel settore turistico sono altissime, sia per gli italiani che cominciano ad essere rifiutati nel mondo (e forse è una giusta pena del contrappasso per chi insultava i cinesi e non li voleva vicini di sedile nel bus), sia per gli stranieri che non si sentono sicuri ad atterrare/viaggiare sul suolo italico.

Come biasimarli?


Stanno girando di sicuro girano all'estero informazioni distorte e gonfiate, ma purtroppo dobbiamo considerare che se hanno quelle, giuste o sbagliate che siano, su quelle si basano, e decidono di conseguenza: e voi, se aveste questo tipo di input, viaggereste lo stesso? Io non credo, per cui posso capirli: health first.


Quello che non capisco è, come sempre, la capacità dell'uomo di assurgersi a giudice di decisioni e scelte difficilissime. Il Governo poteva fare meglio? La Ausl poteva fare di più? Probabilmente sì, ma come? Ognuno ha la sua ricetta, le sue critiche da fare, senza capire che non siamo mai preparati a queste emergenze, per quanto simili ci siano successe prima: difficilmente la storia è magistra vitae, si ripetono, variati di poco, errori atavici e sviste madornali. Con questo mi sento di ringraziare tutti, dall'infermiere dell'Unità Sanitaria Locale di Codogno al commerciante di Vo', dal capo della Protezione Civile Nazionale al centralinista del 118 di Roma, perchè tutti stanno cercando di fare il miglior lavoro possibile per la salute e la sicurezza di tutti noi.

Quindi, cercando di uscire dal piccolo orticello personale dei mancati introiti per cancellazioni di servizi e mancanza di turisti, vi elenco le mie speranze per questa stagione all'insegna del #covid-19:


1) che non muoia più nessuno;

2) che si trovi sto benedetto "paziente 0";

3) che si smetta di svuotare i supermercati come se arrivasse la fine del mondo;

4) che tutti usino la maggior prudenza possibile: se non per se stessi (non si muore di influenza di per sé!!), almeno per evitare che si ammali chi è più debole, o già malato di patologie gravi, e che davvero rischia la vita (anche per un'influenza di per sé!!);

5) che chi oggi, governante, si fa prendere dal panico e chiude frontiere, accusa altri stati, ghettizza etnie, possa avere raffreddore perenne fino a Natale.


Quindi, da Wuhan a Padova, spero che stiate tutti bene, oggi e anche fra 14 giorni, cioè alla fine della canonica #quarantena che ormai è il #trend2020 e di cui non potremo più fare a meno. E posso ben dirlo, avendo un figlio a Milano e uno a Padova! Forse li rivedrò a Pasqua, ma chi può dirlo? Come vedete ho voluto raccogliere qui alcuni dei miliardi di meme presenti sui social, che almeno, al chiuso delle nostre case tutte colle serrande abbassate, ci si faccia due risate...

Tra l'altro, io e mio marito avevamo programmato in tempi non sospetti un viaggetto prestagione tanto per rilassarci un po', ma ho saputo or ora che forse nel paese in cui atterreremmo non ci farebbero manco uscire dall'aeroporto: e dire che questo tipo di #virus IO LO VOLEVO PROPRIO PRENDERE!!!!!!


Stay safe, bro.


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